Piastri si allunga il sogno. Norris guadagna su Max. Ferrari? Disastro

Oscar Piastri vince la sua terza Sprint di fila in Qatar, accorcia a 22 punti il distacco su Norris che ha corso da ragioniere, accontentandosi di tenere dietro Verstappen e portare a 25 lunghezze il vantaggio sull’avversario più pericoloso. Domani avrà un match ball. Se la Red Bull non riuscirà a trasformare la macchina di Max, è possibile che riesca a chiudere il discorso in anticipo. Ecco il sunto dell’ultima Sprint della stagione in cui a parte qualche brivido al via non ci sono stati sorpassi veri (peccato per Kimi penalizzato per aver superato i track limits).

La Ferrari? Il solito disastro. Leclerc ha perso quattro posizioni in tre curve (“Al primo giro temevo di finire al muro con questa macchina”), Lewis è partito dai box e ha chiuso al 17° posto (“Non credevo possibile peggiorare la macchina”). Insomma i piloti non sono stati zitti come aveva chiesto il presidente. Il problema è che neppure la macchina sembra essere migliorata come ave a detto lo stesso presidente.

Ho visto la gara sprint del Qatar da piazza Schumacher al centro della pista di Fiorano, a due passi dalla casa (oggi in ristrutturazione) dove Enzo Ferrari vedeva le gare. E’n stata una strana sensazione. Chissà che cosa avrebbe detto l’Ingegnere vedendo le sue vetture messe così… Lo immagino. Spero che suo figlio Piero in pista in Qatar abbia detto quel che pensa a Vasseur. Lui può farlo.

A Maranello si stanno festeggiando i mondiali vinti quest’anno nell’endurance: quello Costruttori e quello piloti. Si celebra la Ferrari che vince. È strano vedere da qui il tracollo della Formula 1 nel penultimo weekend della stagione. Perché significa una cosa: qui le competenze ci sono, basta metterle insieme per costruire un progetto vincente. Per tornare a vincere la Ferrari dovrebbe guardarsi all’interno… Non è così difficile.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.